Press "Enter" to skip to content

I motivi dell’aumento del prezzo del gas refrigerante dei condizionatori domestici

Negli ultimi anni è aumentato il numero di famiglie che ricorrono all’installazione del condizionatore o climatizzatore domestico nelle proprie case. Di conseguenza è aumentato il fabbisogno di gas refrigerante, indispensabile per il funzionamento dei sistemi di climatizzazione.

Ma sarà questo il motivo dell’improvviso aumento del suo prezzo?

Perché il gas dei condizionatori è aumentato?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un passo indietro per capire da cosa è composto il gas refrigerante e le sue evoluzioni tecnologiche nel corso degli ultimi anni.

Liberadiffusione.it, per dare delle informazioni utili e attendibili, ha girato la domanda a Renato Arata, titolare di una ditta di termoidraulica della capitale, il quale ci spiega.

Negli ultimi mesi, il costo dei gas refrigeranti ha visto un aumento sensibile, raggiungendo cifre al Kg importanti. Per questo gli esperti del settore, affermano che l’aumento dei prezzi mette a rischio la funzionalità di tutta la catena del “raffrescamento” in Italia e che andrebbe rivisto il Regolamento Europeo, la normativa che attesta la scomparsa progressiva dei gas HFC.

I Gas HFC

Ma cosa sono i gas HFC? Sono dei gas che hanno sostituito gli HCFC, responsabili del buco dell’ozono; questi gas hanno un grosso difetto, cioè quello di essere climalteranti molto di più della CO2, infatti, per questo motivo, sono stati denominati anche GAS SERRA.

L’adozione dei gas HFC, da una parte ci ha consentito di mantenere uno stile di vita alto ma , dall’altra, sono responsabili di un invisibile e pericolosissimo inquinamento, benché non siano dannosi per l’ozono.

Si sa che l’attenzione per l’inquinamento atmosferico è materia verso la quale l’opinione pubblica è diventata molto sensibile e di conseguenza la ricerca (compresa quella sui gas refrigeranti) impegna molte risorse per limitarlo.

L’adozione del gas R32 il gas ecologico

In questi ultimi anni, i condizionatori domestici, hanno iniziato a utilizzare vari tipi di gas, alcuni dei quali ora sono banditi. (come ad esempio l’R22); tutti questi cambiamenti e passaggi da un tipo di gas all’altro, sono rivolti a cercare una soluzione contro il buco dell’ozono e l’effetto serra.

Attualmente, la soluzione migliore per i condizionatori domestici, è il gas R32, perché è quello meno dannoso e permette anche di migliorare la resa e l’efficienza dei condizionatori, anche se, purtroppo, è un gas infiammabile se presente in concentrazioni elevate e aiuta a ridurre, ma non ad azzerare, il problema dell’effetto serra.

Perché si ricarica il condizionatore?

Da aggiungere a quanto detto sinora è l’importanza delle manutenzioni. Il circuito in cui passa il gas refrigerante è sigillato, per cui un condizionatore non dovrebbe mai esaurire il gas.

Se doveste aver bisogno di ricaricare il gas del vostro impianto di climatizzazione, significa che da qualche parte c’è una perdita, che si sarebbe potuta evitare con un controllo annuale dell’apparato.

Per approfondire questo lato dell’argomento, vi invito a visitare questa pagina dedicata alla ricarica gas dei condizionatori. Anche se si riferisce alla città di Roma, quanto scritto e i consigli ivi presenti, sono validi per tutti gli apparati di climatizzazione d’Italia.

Gli aumenti del prezzo del gas dei condizionatori

Dal 2018, purtroppo, stiamo assistendo a continui aumenti del prezzo dei gas refrigeranti, e questo è dovuto essenzialmente ai vincoli che ci sono sulle quantità che si possono importare in UE , così da provocare uno squilibrio tra domanda ed offerta.

Questi aumenti continui, rendono impossibile indicare un prezzo di riferimento attendibile. Ovviamente, per chi lavora con delle bombole di piccole dimensioni, il costo al kg sarà nettamente più alto di chi utilizza bombole di dimensioni maggiori. In sostanza, se il tecnico che provvede alla ricarica dei condizionatori acquista una grande scorta di gas, potrà essere più competitivo offrendo al cliente prezzi al Kg minori.

Fortunatamente, un sistema mono-split (sistema di condizionatore singolo), a differenza del sistema multi-split (sistema di condizionatori multipli), difficilmente arriva a contenere 1 kg di gas, e quindi la spesa da sostenere per la ricarica del gas, non dovrebbe risultare insostenibile.

Nel caso il condizionatore usi come gas refrigerante ancora l’R22, la situazione è un po’ più costosa e complicata, perché questo gas è oramai fuori produzione e la sua commercializzazione è illegale. Infatti le macchine che hanno questo tipo di gas, sono ormai obsolete e spesso la soluzione più ovvia e conveniente, è la loro sostituzione.

I nuovi condizionatori hanno un ridotto impatto ambientale?

Ricordiamoci una cosa: i benefici dei sistemi di raffreddamento sono sicuramente innegabili, ma condizionatori e frigoriferi, hanno un forte impatto sull’ambiente, soprattutto per quanto riguarda le emissioni dei gas serra, che intrappolando le radiazioni solari, fanno aumentare la temperatura del pianeta.

Quindi sicuramente, se avete in casa un impianto di vecchia generazione, vi consigliamo di sostituirlo, con uno di più alta tecnologia, che abbia un ridotto impatto ambientale e che quindi riduca i prezzi del gas refrigerante della ricarica del condizionatore d’aria domestico.

Comments are closed.