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Quali sono le fobie più comuni

Quando si parla di fobie, la mente corre subito a un’emozione – la paura – che non solo è comune e umana, ma soprattutto è necessaria. La fobia, però, è qualcosa di diverso: si concretizza nel momento in cui la paura si amplifica fino a diventare un panico che travolge e debilita al punto da condizionare la vita quotidiana.

Ci sono paure legate ad animali, altre a specifiche situazioni, altre ancora a luoghi, e così via. La più significativa differenza tra la paura normale e una fobia sta nel fatto che nel secondo caso si avverte un pericolo non realistico ed eccessivo rispetto a ciò che causa la fobia.

Che cosa sono le fobie

Le fobie sono a tutti gli effetti dei disturbi d’ansia, e in quanto tali sono in grado di condizionare pesantemente la vita quotidiana di chi ne soffre. È importante curarle: se abiti nella zona di Pescara, ti consigliamo di rivolgerti alla dottoressa Maria Vittoria Montano per intraprendere un percorso terapeutico adeguato.

Dall’agorafobia alle fobie sociali, passando per la claustrofobia e l’aracnofobia (cioè la fobia dei ragni), molte fobie sono più comuni di quel che si possa immaginare: per questo motivo vale la pena di approfondire la loro conoscenza.

Che cosa sono le fobie sociali

Le fobie sociali sono il frutto della paura che in una situazione sociale si possa verificare qualcosa di brutto in grado di provocare umiliazione, imbarazzo o vergogna. Il problema è che tali fobie possono assumere dimensioni tali da indurre chi ne soffre a ridurre in misura consistente la propria partecipazione alle occasioni sociali proprio per non correre il rischio di sperimentare tali sentimenti. Quindi, non si esce con gli amici e si sta a casa il più possibile, proprio per evitare che l’ansia sociale possa esplodere.

Come si può intuire, una fobia di questo tipo, se si sviluppa in forma grave, rischia di compromettere le capacità di un individuo nella vita di tutti i giorni.

La claustrofobia

Un altro tipo di fobia molto comune è rappresentato dalla claustrofobia, che consiste nella paura di restare imprigionati in spazi chiusi e ristretti. Chi soffre di claustrofobia, pertanto, non si fida a entrare in luoghi affollati, perché teme che stare in uno spazio stretto possa causare delle difficoltà a respirare.

Si evita anche di viaggiare in veicoli con molte persone, e più in generale si rimane alla larga di tutti quegli ambienti che potrebbero far sentire confinati o intrappolati. Nelle forme più gravi, la claustrofobia fa sì che non si entri nemmeno in ascensore e non si viaggi in macchina.

La paura dei cani: la cinofobia

Quando la paura dei cani è così intensa da assumere tratti patologici, si è in presenza della cosiddetta cinofobia. A volte essa è scatenata da un trauma passato: per esempio il soggetto può essere stato attaccato o morso da un cane quando era bambino, rimanendo con la paura anche in età adulta.

È bene distinguere la cinofobia dalla legittima e diffusa preoccupazione che si può avvertire quando si ha a che fare con dei cani sconosciuti: la fobia, infatti, è molto più intensa e tale da influire in modo significativo sulla capacità del soggetto di comportarsi in maniera corretta quando ci sono dei cani nei paraggi. Per esempio, un cinofobico che per andare al lavoro passa accanto a una villa nel cui giardino vive un cane potrebbe decidere di fare una strada diversa per evitare di incontrarlo.

L’acrofobia

Una paura molto intensa dell’altezza prende il nome di acrofobia. I soggetti che vivono tale paura decidono di non frequentare luoghi alti, in quanto temono che in tali contesti potrebbero avere un attacco di ansia. Anche in questo caso è opportuno operare una distinzione fra l’acrofobia e la comune paura delle persone che visitano un luogo alto: i fobici, infatti, per colpa della paura di cadere potrebbero avere un attacco di panico. Come per la cinofobia, anche l’acrofobia potrebbe essere figlia di un trauma sperimentato in età infantile.

Come si chiama la fobia degli aghi

La tripanofobia è la paura degli aghi e delle iniezioni che porta a scegliere di non ricevere cure mediche pur di non essere iniettati.

Chi soffre di tripanofobia ha il battito cardiaco accelerato ogni volta che si deve sottoporre a una iniezione: si arriva al punto di trascurare i propri disturbi di salute, anche molto gravi, per non andare incontro a visite mediche che prevedano iniezioni.

L’aerofobia: la paura di volare

Concludiamo questa rassegna delle fobie più comuni con l’aerofobia: come il nome lascia intuire, si tratta della paura di volare. A volte essa si può manifestare in combinazione con la paura delle altezze o con la paura di essere in spazi ristretti (l’acrofobia e la claustrofobia). Il risultato è che non si viaggia in aereo, perché ciò potrebbe essere causa di attacchi di panico.

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