Il ciuccio è un oggetto realizzato in materiale plastico morbido e resistente, in silicone o in caucciù naturale, che ha come unico scopo, tramite il suo utilizzo, di calmare il neonato nei momenti di pianto o stress.
Questo perché durante la suzione il bambino prova sensazioni uguali a quelle che avverte durante l’allattamento al seno della madre.
Il senso di soddisfazione, sazietà, benessere e sicurezza che avverte durante il pasto induce il piccolo a rilassarsi, facilitando tra le altre cose il momento della nanna.
L’uso del ciuccio di conseguenza, stimola i ricordi positivi provati durante l’allattamento, facendo entrare il neonato in uno stato di calma e serenità gratificante.
Non è raro infatti che proprio per questi motivi, in alcuni casi, il bambino provi a consolarsi da solo succhiando un dito, comunemente il pollice.
Dove riporre il ciuccio?
Essendo quindi un oggetto che entra a contatto con le mucose dei nostri bambini, l’igiene del ciuccio è fondamentale.
In commercio infatti è possibile trovare simpatici contenitori sterili dove conservare il ciuccio, in questo modo potrete tenerlo al sicuro all’interno della vostra borsa, senza che esso entri a contatto con eventuali germi e batteri nocivi per la salute del piccolo.
Come pulire il ciuccio?
Per pulire o meglio ancora sterilizzare il ciuccio, bisogna seguire poche e semplici regole.
Una volta acquistato l’articolo la prima cosa da fare è quello di metterlo il ciuccio in acqua bollente per circa cinque minuti, al fine di ottenere la massima igiene tramite la prima sterilizzazione.
Fatto ciò le pulizie successive dipenderanno da svariati fattori, in un primo momento infatti quando il sistema immunitario del bambino non è del tutto formato il ciuccio andrà sterilizzato almeno una volta al giorno e sicuramente ogni qualvolta che, sfortunatamente, entrarà a contatto con un ambiente esterno sporco come il pavimento o la strada all’esterno. Per evitare queste cadute, alcuni ciucci sono provvisti di clip da fissare alla magliettina o al pigiamino del neonato.
Col passar del tempo, quando ormai il sistema immunitario del bambino si sarà rinforzato, basterà lavare per bene il ciuccio sotto l’acqua corrente, la sterilizzazione in questo fase può avvenire soltanto una o due volte a settimana.
Esistono vari modi per sterilizzare il ciuccio, il più antico di tutti è sicuramente il metodo della nonna, ovvero immergere il ciuccio 5 minuti in acqua bollente e lasciarlo raffreddare. Se ancora oggi questo metodo viene utilizzato dall’alba dei tempi, un motivo ci sarà.
tuttavia in commercio è possibile trovare appositi sterilizzatori elettrici, sicuramente più veloci e comodi rispetto al metodo precedente. Inoltre si rivelano estremamente utili al fine di sterilizzare sia il ciuccio, sia eventuali biberon, vasetti per gli omogeneizzati se li preparate in casa ed anche le prime stoviglie in plastica. In questo modo sarete certi di avere sempre tutto igienizzato nel migliore dei modi.
Infine non è da sottovalutare la sterilizzazione al microonde, dove basta mettere il ciuccio all’interno di un contenitore adatto al microonde, coprirlo con dell’acqua e avviare il forno alla massima potenza per circa tre o quattro minuti. In questo modo sarete certi di aver sterilizzato il prodotto e potrete consegnarlo al vostro bambino in totale tranquillità.
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