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10 regole d’oro per ascoltare un concerto di musica classica

 

Siete stati invitati per la prima volta nella vostra vita ad assistere ad un concerto di musica classica come questo eseguito da un musicista trombonista, ma finora avete sentito nominare Beethoven o Bach solamente a scuola? Non è un problema, c’è sempre un approccio ideale per ogni tipo di musica e anche per quella classica ci sono tante piccole regole e accorgimenti che possono senz’altro aiutare a farsi un’idea migliore e più profonda per scoprire, ascoltare e apprezzare questi veri e proprio capolavori che non hanno età e che non soffrono il passare del tempo e dei secoli.

No alle preparazioni, ma sì all’ascolto attivo

Chi si reca per la prima volta ad un concerto di musica classica non ha bisogno di specifiche preparazioni dal punto di vista teorico oppure specifico. Ad ogni modo, è importantissimo tenere a mente che ascoltare la musica classica è un’attività che deve essere necessariamente svolta evitando la superficialità. Insomma, bisogna distaccarsi completamente dall’approccio legato alla musica commerciale, ad esempio, visto che viene realizzata per essere fruita in modo molto rapido e, con la stessa facilità, viene dimenticata. Per la musica classica, invece, le cose sono diverse, visto che ci sono dei capolavori che mantengono intatta la loro bellezza nonostante il trascorrere dei secoli, come ad esempio le meravigliose composizioni di Mozart o Bach..

Avvicinarsi alla musica classica senza spendere

Se non abbiamo mai ascoltato prima d’ora dei brani di musica classica, c’è la possibilità di approcciarsi a questo mondo senza spendere nemmeno un centesimo. Non necessariamente bisogna acquistare dei dischi. A volte è sufficiente ascoltare le stazioni radio dedicate, o visitare i siti web di valenti musicisti classici che spesso ospitano anche le tracce delle loro esecuzioni con i loro strumenti, oppure ascoltare le selezioni di piattaforme dedicate come Spotify. In questo modo possiamo allenare il nostro orecchio all’ascolto facilmente e con esecuzioni di valore.

Ascoltare musica classica su Spotify

Una delle migliori soluzioni, quindi, per l’ascolto di brani di musica classica in previsione della partecipazione ad uno specifico concerto, è quella di visitare YouTube o Spotify. Il web si può considerare come una sorta di gigantesco archivio utile per poter fruire di musica classica in via del tutto gratuita. E, per un primo approccio, è qualcosa di decisamente positivo. Nel momento in cui, poi, l’ascolto andrà avanti da diverso tempo e la musica classica avrà cominciato a far parte della nostra vita, allora ecco che l’esperienza di assistere ad un concerto dal vivo può essere fatta e sarà qualcosa che veramente avrà pochi eguali.

Un ascolto consapevole

Nel momento in cui si ascolta un concerto di musica classica, è fondamentale cercare di imparare ad apprezzare anche l’aspetto timbrico. Giusto per fare un esempio, quando si ascolta una composizione orchestrale, c’è la possibilità di ammirare l’impiego di diverse sonorità. Ed è questo proprio uno degli aspetti più belli che si possono apprezzare nel corso di un concerto di musica classica: non c’è nulla di più bello che apprezzare la voce suadente che caratterizza gli archi, oppure il suono maestoso che, invece, contraddistingue i fiati. Insomma, è bello ascoltare, ma è ancora più importante che sia un ascolto del tutto consapevole.

Ascoltare in silenzio

Prima di recarsi ad un concerto, una delle cose migliori da fare è quella di ascoltare il brano che verrà suonato all’evento in un luogo silenzioso o che, in ogni caso, permetta di essere perfettamente concentrati per poterlo apprezzare nella sua interezza e complessità.  In questo modo, si possono cominciare ad imparare le sfumature e i singoli strumenti utilizzati.

Scoprire la storia che sottende le varie composizioni

Un altro aspetto di non poco conto è certamente quello di informarsi sulla storia alle spalle di un determinato brano di musica classica, visto che spesso e volentieri la composizione è un vero e proprio travaglio. Giusto per fare un esempio, Beethoven era uno di quegli artisti che aveva un desiderio così grande di proseguire in maniera quasi ossessiva e senza sosta nella sua arte di comporre e percepire la sua musica, che era arrivato addirittura a voler tagliare le gambe del proprio pianoforte. La contestualizzazione del brano in un determinato periodo storico, tra l’altro, può portare a comprendere meglio anche tutto il percorso artistico che ha spinto il compositore a realizzare quel brano, così come le modalità e l’ambiente in cui è avvenuta la composizione.

Attenzione ai singoli strumenti

Ecco due aspetti che si ricollegano perfettamente all’ascolto consapevole: si tratta di valutare coordinazione e perfezione. Se durante l’ascolto di un singolo brano ci si concentra in maniera importante su ciascun strumento che si trova all’interno dell’orchestrazione, ecco che si avrà una percezione diversa dello stesso brano. Ponendo l’attenzione su uno strumento alla volta, quindi, si potrà udire una melodia che cambia ogni volta. Non solo, il vantaggio di un ascolto del genere sarà anche quello di poter cogliere in maniera eccezionale una serie estremamente ampia di variazioni, molte delle quali decisamente inattese, sempre però coordinate alla perfezione con gli altri strumenti presenti.

Non fermarsi al primo ascolto

Così come in tanti altri ambiti, la perseveranza e la curiosità sono due caratteristiche che fanno assolutamente la differenza. Lo stesso si verifica nell’ascolto della musica classica, che deve essere conosciuta e osservata. Non ci si deve fermare al primo ascolto, che spesso può portare a pensare come ci si trovi di fronte ad un insieme di note che hanno poco senso. Con il tempo e con l’impegno, questa musica vi saprà letteralmente conquistare.

Comincia dalle opere più note

È inutile, prima di un concerto, iniziare ad ascoltare opere sconosciuti di artisti che non avevate mai sentito nemmeno nominare prima d’ora. Molto meglio, invece, partire dalle opere più famose, come ad esempio quelle di Mozart, tra cui KV 525, KV 311 Sonata in la, Eine kleine Nachtmusik, KV 466 e molte altre ancora.

Ascoltare un concerto dal vivo è un’esperienza artistica

Al giorno d’oggi, ascoltare dei concerti di musica classica dal vivo è ancora più importante, probabilmente, rispetto al passato. Siamo abituati ad un’epoca con mille rumori, in cui c’è anche poco tempo effettivo da dedicare solo ed esclusivamente alla musica. Un concerto di musica classica, infatti, resta una delle poche opportunità per dedicare all’attività di ascolto un lasso di tempo non breve, senza che si venga disturbati. Ed è proprio la mancanza di interruzioni l’aspetto che fa più la differenza nella fruizione dei contenuti.

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