I calcoli della colecistite si sviluppano per la sedimentazione della bile. La conseguenza di questa cristallizzazione è la formazione di sassolini, che possono essere grandi come granellini di sabbia o come palline da golf e dal numero imprecisato. La concentrazione dei calcoli può ostruire il passaggio della bile e causare l’infiammazione di cistifellea, dotti biliari e fegato, provocando al soggetto sintomi dolorosi e conseguenze anche gravi.
Cause e sintomi
In genere si ritiene che la causa dei calcoli della colecisti sia l’eccesso di colesterolo che la bile non è in grado di sciogliere. I fattori che possono incrementare il rischio di calcoli biliari sono i seguenti: sesso femminile, una dieta povera di fibre e con troppi grassi, obesità, dimagrimento repentino, diabete, gravidanza, farmaci anti-colesterolo o terapie ormonali a base di estrogeni. I sintomi provocati dai calcoli biliari possono verificarsi improvvisamente e possono consistere in: dolore improvviso e acuto nella parte destra dell’addome, con fitte che possono durare dai venti trenta minuti sino alle sei-dodici ore, febbre, brividi, nausea e vomito, dolore alla schiena, sudorazione, diarrea con feci morbide e chiare, pelle e occhi giallastri.
Complicazioni
Se non si interviene in tempo i calcoli alla colecisti possono creare complicanze e trasformarsi in colecisti acuta, consistente nell’infiammazione della colecisti e che avviene di solito per ostruzione del dotto cistico da parte di un calcolo. Un’altra complicanza grave è l’empiema della colecisti, che si manifesta con l’aumento del dolore addominale associato a leucocitosi o febbre e avviene quando il ristagno della bile va ad infettare la cistifellea riempiendola di pus.
Nel peggiore dei casi i calcoli biliari possono sfociare in pancreatite acuta. Quest’ultima è una infiammazione di vario grado, causata da una ostruzione del condotto pancreatico o da reflusso di bile nel pancreas. La pancreatite acuta può portare alla sepsi, una condizione in cui molti organi e apparati sono compromessi. Nella maggior parte dei casi la calcolosi biliare è asintomatica e viene scoperta per caso durante altre indagini di controllo.
Grazie all’ecografia addominale è comunque possibile approfondire la condizione della patologia e consente di visualizzare i calcoli, lo stato della parete della cistifellea e verificare se sono presenti eventuali dilatazioni o calcoli della via biliare principale. L’esame non comporta radiazioni al paziente, non ha effetti collaterali ed è molto affidabile.
Dieta adeguata
Chi soffre di calcoli della colecisti deve seguire alcune regole alimentari per non peggiorare la sua condizione. Infatti, è necessario fare attenzione a ciò che si mangia, vi sono infatti una serie di cibi assolutamente da evitare, come ad esempio carni grasse, affumicate, marinate e salate, cacao e cioccolato, caffè, tè e in generale bevande contenenti caffeina, bevande gassate, bevande ghiacciate, alcolici e superalcolici. I cibi consigliati sono invece carne magra, bresaola, formaggi magri, latte scremato, pane integrale, fette biscottate, pesce di qualsiasi tipo, prosciutto crudo, riso, semolino, verdura, yogurt magri, frutta e succhi di frutta. E’ consigliabile moderare il consumo dei dolci e per i condimenti usare solo olio extravergine di oliva.
Comments are closed.