Lo spaccalegna, o rompilegna, è un attrezzo la cui funzione è quella di ridurre i grossi blocchi di legna in pezzi più piccoli, da utilizzare per il riscaldamento o per i lavori di falegnameria. In sostanza, questo dispositivo è in grado di sostituire il classico lavoro di taglio dei ciocchi di legna con accetta e cunei, riducendo al minimo la fatica e risparmiando una notevole quantità di tempo.
Per quanto si tratti di un apparecchio utilizzato maggiormente a livello professionale o comunque da chi è solito utilizzare un quantitativo di legna piuttosto rilevante, in commercio è possibile trovare modelli di spaccalegna adatti anche ad un uso domestico, ad esempio per preparare la legna per il riscaldamento oppure per svolgere lavori di falegnameria e fai da te.
La presenza di questo strumento è molto utile per chi si avvale di legna raccolta direttamente nelle aree boschive, tuttavia per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze occorre prestare un po’ di attenzione, valutare le caratteristiche delle diverse versioni e calcolare indicativamente la quantità di legname da tagliare nel corso di un anno.
Online è possibile trovare siti specializzati, come spaccalegna.org, in grado di offrire una serie di informazioni precise e dettagliate, utili ad orientarsi verso il modello di spaccalegna ideale.
La struttura di uno spaccalegna: orizzontale o verticale
In pratica lo spaccalegna provvede, in modalità automatizzata e sfruttando diversi metodi di alimentazione, a tagliare i ciocchi di legno nel senso della lunghezza in maniera rapida, semplice e precisa.
Principalmente, questi strumenti si suddividono, in base alla struttura, in due categorie: orizzontali o verticali. Lo spaccalegna orizzontale dispone di una sorta di tavola su cui si posa il ciocco da tagliare ed è indicato soprattutto per il legname di lunghezza limitata (di solito non superiore ai 50 centimetri) e di diametro contenuto.
Le macchine a struttura verticale sono in grado di lavorare anche su diametri e lunghezze maggiori, richiedono minore fatica e spesso dispongono di guide che provvedono a mantenere il ciocco nella posizione adatta.
Il sistema di motorizzazione degli spaccalegna
Un altro elemento di importanza determinante è il sistema di funzionamento dello spaccalegna. Oltre ai modelli manuali che, pur richiedendo l’applicazione di una certa forza, possono essere considerati un’ottima scelta per chi non deve tagliare una grossa quantità di legna, esistono tre categorie di motorizzazioni: elettrica, idraulica e a scoppio.
- Spaccalegna elettrici
Uno spaccalegna elettrico è un dispositivo ideale per un consumo di legna relativamente basso (circa dieci metri cubi), è semplice da utilizzare, poco rumoroso, non inquina e richiede una minima manutenzione. Ha una potenza variabile da 1500 W a 3500 W ed esercita una pressione di lavoro dalle 5 alle 10 tonnellate. É disponibile sia in versione orizzontale, più adatta all’uso hobbistico, che verticale, alcuni modelli possono offrire caratteristiche di livello semiprofessionale. Per funzionare la presenza di una presa di corrente o di un generatore.
- Spaccalegna a scoppio
Lo spaccalegna a scoppio è destinato ad un utilizzo professionale o comunque a chi deve tagliare una quantità rilevante di legname, non inferiore ai 12 / 15 metri cubi l’anno. Questo tipo di apparecchio dispone di un motore a benzina a 4 tempi, con una potenza variabile di 6 / 8 Hp, esercitando una pressione di lavoro superiore alle 11 tonnellate. É lo strumento ideale per un utilizzo intensivo e non richiede la presenza di una rete di corrente elettrica, tuttavia il motore a scoppio necessita di manutenzione e di una certa esperienza.
- Spaccalegna idraulico
Lo spaccalegna idraulico è una macchina utilizzata in prevalenza da agricoltori e proprietari di terreni poiché, prevede nella maggior parte dei casi il collegamento alla presa di potenza di un trattore. É uno strumento piuttosto potente, ideale per il taglio di oltre 12 quintali di legna all’anno, inoltre è abbastanza rumoroso e adatta da utilizzare in un luogo aperto e distante dal centro abitato.
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