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Smaltimento dell’amianto e rischi correlati 

Lo smaltimento dell’amianto è una pratica che la legge, in alcuni casi, richiede obbligatoriamente. Questo materiale, che nei decenni scorsi è stato utilizzato abbondantemente per la costruzione di case ed edifici, si è dimostrato particolarmente pericoloso e dannoso e di conseguenza – dato che è in grado di causare malattie anche mortali – ora va rimosso. Ma prima di procedere all’eliminazione dell’amianto, come apprendiamo dal sito https://www.mbamilano.it/, azienda milanese specializzata nella rimozione e smaltimento dell’amianto, è necessario prendere alcune importanti precauzioni.

L’asbesto, o amianto, è noto perché produce grandi rischi per l’incolumità e la sicurezza delle persone che vengono in contatto con le sue minuscole polveri, che possono dare problemi anche a distanza di anni. Per eseguire le opere di smaltimento è necessario attenersi alle normative della legge 257 del 1992 e successive, e del decreto legislativo 81 del 2008 e successivi aggiornamenti: la prima regola di sicurezza da seguire è far eseguire i lavori di smaltimento solo da aziende autorizzate e solo in discariche autorizzate.

Sull’amianto c’è da sapere che le fibre di questo materiale sono davvero minuscole e possono arrivare alla dimensione di un millesimo di millimetro, ed essere comunque pericolose per l’uomo. Le patologie che derivano dall’amianto possono anche essere molto gravi, perché le particelle si infiltrano negli alveoli dei polmoni e possono sviluppare malattie anche a distanza di anni ed anni, come il cancro ai polmoni.

Dato che il rischio principale è quello di assumere le fibre per mezzo delle vie respiratorie, prima di procedere alla rimozione dell’amianto gli operatori indossano i dispositivi di sicurezza, ed anche i dispositivi delle vie respiratorie che proteggono naso e bocca dall’assunzione dell’amianto.

Cosa c’è da sapere sulla rimozione

La sicurezza della salute non ha prezzo: per questo motivo, se si viene a conoscenza della presenza di amianto nelle strutture di casa oppure in edifici che ci appartengono, è buona norma affidarsi a delle imprese che si occupino professionalmente dello smaltimento di amianto, evitando sempre il fai da te. Le società di rimozione dell’amianto si occupano di recarsi nel luogo interessato e procedere a tutte le operazioni necessarie per poter valutare la presenza ed il tipo di amianto che si trova nella struttura, e dopo di che procedere alla rimozione secondo le normative di sicurezza, a norma di legge. Se si vive in un condominio con presenza di amianto è necessario rivolgersi all’amministratore il quale deve occuparsi, secondo la legge, della messa in sicurezza della struttura.

Non esiste un solo tipo di amianto, ma diversi tipi.

  • L’amianto friabile, è molto pericoloso, e si trova soprattutto all’interno degli edifici più vecchi. Può ridursi in polvere ed anche un soffio di vento può trasportarlo fino ai polmoni, e di conseguenza può essere davvero pericolosissimo. Nel caso in cui si sia in presenza di amianto friabile, è sempre necessario allertare le autorità competenti e procedere alla rimozione in sicurezza, pena 2mila euro di multa per mancata segnalazione della presenza di amianto.
  • L’amianto compatto è pur sempre pericoloso, ma tende meno a frammentarsi rispetto a quello friabile. Anche in questi casi bisogna tenere sotto controllo la situazione: la legge non prevede un obbligo di segnalazione a meno che l’edificio non sia in condizioni degradate, quindi è sempre bene sottoporre l’edificio stesso ad un’ispezione.

Nel caso in cui l’amianto sia un problema, è bene procedere al c.d. incapsulamento dell’amianto, che consiste in una procedura che è alternativa rispetto alla rimozione e meno costosa. L’incapsulamento dell’amianto prevede un procedimento che ingloba e blocca l’amianto impedendo alle sue fibre di disperdersi nel vento, tuttavia non si tratta di un’operazione sempre possibile.

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