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Situazione debitoria equitalia: come verificarla

Una delle preoccupazioni più pressanti della nostra vita di tutti i giorni è sicuramente la certezza della nostra situazione debitoria verso l’amministrazione.
Con il passare del tempo è possibile che si siano ricevute cartelle esattoriali, intimazioni di pagamento, avvisi di accertamento, solleciti di pagamento per vari motivi, come ad esempio tasse, imposte, multe, liquidazione d’imposta, contributi: insomma, comunicazioni di varia importanza relative a tutto il mondo fiscale e tributario che ci riguarda.
Inoltre, dopo il periodo di sospensione delle esazioni, riprese dal 01 Settembre con l’invio di nuove cartelle, è facile aver dimenticato una cartella o una multa, messe da parte in attesa del pagamento da effettuarsi dopo il blocco dovuto alla crisi pandemica del Covid-19.
Mettere ordine in tutto questo marasma può essere arduo e comunque non scevro da possibili errori e sviste che possono portare anche a gravi conseguenze.
Come allora avere una visione univoca e d’insieme dell’intera nostra situazione che ci riguarda? Si effettua la richiesta estratto a ruolo Agenzia delle Entrate (tale servizio non è disponibile per la regione Sicilia).

Cos’è l’estratto a ruolo

L’estratto a ruolo all’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia), è il documento, lo si può considerare un estratto conto, che ci permette di visualizzare in unica soluzione l’elenco delle cartelle esattoriali, eventuali rateizzazioni, le iscrizioni a ruolo e lo spaccato dei pagamenti, suddivisi in effettuati, in scadenza e scaduti. Esso contiene la lista di tutti gli eventuali debiti relativi a tributi, tasse locali, sanzioni amministrative, contributi previdenziali.
Cosa importante, l’indicazione delle varie voci è analitica dei titoli che la formano, delle date di notifica e degli importi dovuti.

Cosa contiene l’estratto a ruolo

Il documento in oggetto contiene, a partire dall’anno 2000, l’elenco dei debiti mostrando il nome dell’Agente di Riscossione, l’Ente creditore, gli estremi del ruolo emesso con indicazione del numero e dell’anno, il tipo di atto, la data di notifica, il codice del tributo e l’importo iscritto a ruolo.
Se vi è stata un’operazione di saldo e stralcio, rateazione oppure di rottamazione, è presente anche il relativo annullamento o sgravio.
Per accedere alle informazioni precedenti al 2000 è necessario recarsi fisicamente presso l’agenzia di competenza per territorio.

Come si richiede l’estratto a ruolo Agenzia delle Entrate.

È possibile richiedere l’estratto a ruolo in due formati, informatico oppure cartaceo e con due modalità. telematica e di presenza. Naturalmente in entrambi i formati le informazioni mostrate saranno le medesime ed il formato elettronico può sempre essere stampato.
E’ inoltre possibile, o consigliato se non si ha tempo o molta dimestichezza con i rapporti con l’amministrazione e/o lo strumento informatico, richiederlo tramite un professionista abilitato a tale funzione e munito di regolare delega da parte nostra.

Richiesta estratto a ruolo in formato elettronico

Effettuare la richiesta con la modalità telematica è sicuramente veloce e comodo e ci consente di ricevere la documentazione richiesta direttamente sul nostro computer. Tale procedura, tuttavia, è disponibile solo se abbiamo le abilitazioni corrette per accedere alla struttura informatica dell’agenzia di riscossione.
Lo sportello telematico dell’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia), prevede 4 modalità di accesso:

 

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
  • Fisconline (Piattaforma dell’Agenzia delle Entrate).
  • Credenziali INPS, ma solo per chi le ha ottenute prima del 01 Ottobre 2020, data dalla quale non vengono più rilasciate.
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica).

Naturalmente, ognuna di queste modalità di accesso dovrà essere richiesta con procedure differenti, e qui salta immediatamente alla nostra attenzione la convenienza di avere l’aiuto di un professionista abilitato in tal senso, da noi debitamente delegato per iscritto.

Richiesta estratto a ruolo in formato cartaceo

Recandosi fisicamente presso un qualsivoglia sportello dell’Agenzia Entrate Riscossione aperto al pubblico, è possibile richiedere l’estratto a ruolo. Lo si farà compilando il modulo denominato modello RD1, indicando i nostri dati e facendo attenzione a scegliere la casella denominata Situazione Debitoria Complessiva.
Di solito la consegna del documento è immediata, se i carichi di lavoro non sono troppo elevati. Tuttavia, se ciò non dovese accadere, è possibile ritornare fisicamente presso lo sportello per il ritiro oppure scegliere di ricevere il documento a mezzo PEC (Posta Elettronica Certificata) oppure in una casella di posta elettronica convenzionale.

Richiesta estratto a ruolo via PEC

Anche se si tratta si una procedura più lenta delle altre due, è bene indicare anche tale modalità di richiesta che si può effettuare trasmettendo una PEC all’indirizzo “protocollo@pec.agenziariscossione.gov.it” con in allegato il sopracitato modulo RD1 che abbiamo preparato per essere presentato fisicamente allo sportello. Come dicevamo, tale modalità è più lenta delle altre in quanto la sua gestione avverrà manualmente.

In conclusione, la richiesta dell’Estratto a Ruolo Agenzia delle Entrate è lo strumento più adatto per aiutarci a visualizzare e comprendere la nostra situazione debitoria Equitalia. Tuttavia, proprio per le conseguenze di un’errata lettura e/o interpretazione del documento, è sicuramente consigliabile rivolgersi ad un esperto, o team di esperti, al fine non solo di agevolarci nel venire in possesso dell’estratto a ruolo, ma anche per la gestione più corretta delle informazioni in esso contenute.
Inoltre, dal momento che i dati contenuti all’interno dell’Estratto a Ruolo potrebbero essere, qualora ne sussistano i presupposti, contestati e/o impugnati, la guida di un professionista in tal senso ci permetterebbe di riuscire a unire le azioni di recupero dati, lettura, analisi degli stessi con la creazione della giusta strategia da seguire per la verifica incrociata dei medesimi in sinergia con l’agenzia di riscossione, al fine di trovare il giusto compromesso tra quanto riportato dalla documentazione ricevuta dall’amministrazione e quanto risulta da quella che deriva dai nostri archivi.

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