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Quali sono le spese per acquistare casa nel 2022?

Abbiamo deciso di comprare casa e siamo alla ricerca dell’immobile giusto per le nostre esigenze. Dopo aver parlato con la banca – che ci concederà il muto – è arrivato il momento di ottimizzare i nostri conti e calcolare esattamente quali sono le spese che dovremo sostenere per questo grande passo. Non vogliamo certo ritrovarci impreparati, o dover far fronte a costi improvvisi che rischiano di mandare all’aria tutta la nostra meticolosa operazione!

Tutte le spese per acquistare casa.

A quanto ammontano le spese notarili? E le tasse da pagare? Quanto possiamo detrarre nel nostro prossimo 730? Ecco alcune delle classiche domande che ci facciamo quando stiamo per comprare una nuova casa. Vediamo allora nel dettaglio tutte le spese per acquistare casa che andremo ad affrontare se decidiamo di comprare da un privato oppure da un costruttore – qui invece che cosa valutare prima di comprare casa.

La registrazione del compromesso.

Il compromesso, chiamato anche contratto preliminare, è un documento fondamentale che sancisce un primo e vincolante accordo tra le parti: il venditore e il compratore si impegnano reciprocamente a stipulare un contratto di compravendita. Questo significa che ancora non abbiamo alcun diritto sull’immobile, dovremo infatti aspettare la firma del contratto definitivo, ma siamo d’accordo sulle condizioni dell’operazione.

Ricordiamoci che il compromesso va registrato all’Agenzia delle Entrate (in questa pagina troviamo alcune informazioni utili) entro 20 giorni dalla sottoscrizione e che ha dei costi, nel dettaglio:

  • Una marca da bollo dal valore di 16€ per ogni pagina del contratto.
  • Una tassa di 200€ una tantum.
  • L’imposta di registro calcolata nello 0,5% rispetto alla caparra.
  • L’imposta di registro calcolata nel 3% dell’acconto e che verrà decurtata dall’imposta di registro finale.
  • Iva al 4% – al posto dell’imposta di registro – nel caso in cui stiamo comprando da un’impresa immobiliare o da un costruttore.

Le spese di agenzia per acquistare casa.

Se abbiamo deciso di rivolgerci a un’agenzia immobiliare per l’acquisto della nostra nuova casa, dovremo pagare il lavoro di intermediazione in percentuale al valore dell’immobile che abbiamo acquistato. Non esiste una cifra precisa, ogni compravendita è una storia a sé, ma indicativamente la quota che deve corrispondere l’acquirente all’agenzia si aggira intorno al 2-3% – ricordiamo che anche il venditore ha la sua quota da pagare all’agenzia per il lavoro di intermediazione.

Se vogliamo controllare la provvigione richiesta dall’agenzia alla quale ci siamo rivolti, possiamo farlo attraverso le tariffe previste nella nostra zona consultabili sul sito web della Camera di Commercio del Comune in cui abbiamo acquistato casa: si chiama Tabella delle provvigioni consuetudinarie per la mediazione, e la troviamo anche sui altri portali online specializzati. Ecco ad esempio la tabella delle provvigioni a Milano presente sul sito condominio.it. Ricordiamoci però che la tabella non è vincolante per le agenzia immobiliari, serve soltanto per farci un’idea.

Le spese per acquistare casa: il notaio.

Ecco un’altra spesa obbligatoria e non da poco: il notaio. La parcella del notaio infatti rappresenta una voce molto sostanziosa nel nostro conto delle spese per acquistare casa, e si divide in:

  • Spesa per l’atto di mutuo, se lo abbiamo acceso
  • Spesa per il rogito, ovvero per l’atto legale di acquisto
  • Spese per le tasse, di cui solitamente si occupa materialmente il notaio, noi dobbiamo soltanto (si fa per dire) pagare.

In questo caso non esistono parcelle fisse o tabelle indicative, la cosa migliore è chiedere a più professionisti un preventivo, o ancora meglio rivolgerci ai nostro notaio di fiducia. Possiamo invece calcolare le tasse: vediamo come.

Le tasse da pagare per l’acquisto della nostra casa.

Per quanto concerne le tasse dobbiamo dividere le spese in base al venditore: stiamo comprando da un privato oppure da un costruttore?

  • Nel caso del costruttore o di una impresa edile, se la casa è stata costruita da meno di 5 anni dovremo pagare l’Iva: al 4% rispetto al prezzo di acquisto se si tratta della nostra prima casa, al 10% per tutte le altre. A questo dobbiamo sommare le imposte di registro, ipotecarie e catastali, 200€ cadauna.
  • Se compriamo da privato, con o senza l’intermediazione di un’agenzia immobiliare, l’imposta di registro è al 2% per quanto riguarda la prima casa e al 9% per tutte le altre, grazie alle agevolazioni che possiamo consultare sul sito dell’Agenzia delle Entrate. A ciò dobbiamo sommare le varie imposte, come prima – catastale, ipotecaria e di registro – che in questo caso sono invece limitate a 50€ ciascuna.

Le spese del muto.

Altro capitolo, altra spesa da pagare per l’acquisto della casa. Il muto comporta, oltre ai soldi che dovremo restituire nel tempo con i vari interessi a tassi fissi o variabili, anche delle spese accessorie, ad esempio:

  • Circa 300€ di perizie della banca per concedere il mutuo.
  • Le spese di istruttoria, intorno all’1% dell’importo finanziato.
  • L’imposta sostitutiva dello 0,25% sul valore del mutuo.

Come abbiamo visto, le spese per acquistare casa sono molte e a volte si nascondono tra le pieghe della burocrazia. Non facciamoci trovare impreparati! Per questo e per tutti gli aspetti inerenti al comprare casa possiamo consultare il blog di Enrico Rigotti.

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