L’intarsio dentale è una tecnica di odontoiatria estetica che consente la ricostruzione di denti seriamente danneggiati e che presentano una grossa cavità centrale. La cavità, che può essere stata causata da una carie o da altri fattori, viene riempita con una struttura in ceramica o in materiale composito che permette di simulare perfettamente l’aspetto del dente.
Questa tecnica, che si svolge in due sole sedute, è estremamente vantaggiosa dal punto di vista del paziente, che recupera completamente l’uniformità estetica del sorriso e la funzione masticatoria del dente. Per effettuare intarsi dentali rivolgiti sempre a professionisti esperti così da essere certo di ottenere un risultato duraturo in tutta sicurezza.
Per la stesura di questo articolo noi ringraziamo il Dottor Andrea Gola, dentista a Casteggio presso l’omonimo Studio Dottor Gola, che ci ha offerto il suo supporto scientifico.
Con quale tecnica si eseguono gli intarsi dentali?
Gli intarsi dentali vengono realizzati su misura per ogni paziente, in maniera che si adattino a perfezione alla forma del dente su cui si interviene. I tecnici che creano in laboratorio i denti per gli intarsi sono anche in grado di scegliere i materiali più adatti a replicare l’esatta colorazione dello smalto.
Prima fase: il calco
Nella prima fase dell’operazione la cavità dentale viene ripulita, rimuovendo la carie o le vecchie otturazioni che la occupano. Se necessario il dente viene devitalizzato, quindi viene presa l’impronta della cavità e viene mandata in laboratorio. La cavità viene riempita temporaneamente con una pasta modellabile.
Seconda fase: realizzazione dell’intarsio dentale
Nel periodo che intercorre tra le due sedute operatorie, il laboratorio odontoiatrico realizza un intarsio dentale personalizzato in ceramica o in materiale composito.
Entrambi questi materiali risultano estremamente durevoli e biocompatibili, sono inoltre del tutto privi di metallo ed evitano l’accumularsi di mercurio nell’organismo (rischio che si correva con le vecchie otturazioni).
La traslucenza di entrambi i materiali consente ai tecnici di realizzare intarsi praticamente indistinguibili dai denti reali.
Terza fase: applicazione dell’intarsio dentale
L’applicazione dell’intarsio si esegue nella seconda seduta operatoria. Il chirurgo utilizzerà del cemento composito per fissare l’intarsio al dente, garantendone la solidità strutturale ed eliminando ogni spazio intermedio tra dente e intarsio. Se fossero lasciate delle intercapedini, infatti, esse si trasformerebbero rapidamente in veri e propri ricettacoli di infezioni batteriche.
Gli intarsi dentali, a prescindere dal materiale in cui sono realizzati, non necessitano di manutenzione successiva all’impianto, quindi la seduta conclusiva dell’operazione è spesso l’ultima volta in cui vengono trattati.
Quando richiedere un intarsio dentale
Gli intarsi dentali vengono utilizzati per risanare denti premolari e molari, all’interno dei quali si generano spesso cavità troppo ampie, impossibili da trattare diversamente.
Si può applicare un intarsio dentale praticamente in ogni circostanza: l’operazione può essere eseguita su un dente vitale o devitalizzato, cariato o spezzato.
Si effettua un intarsio dentale quando un’operazione radicale come l’inserimento di una capsula sarebbe eccessiva e quando sulla gengiva è presente ancora una quantità di materiale dentale sufficiente a reggere l’intarsio.
Vantaggi e Svantaggi
I vantaggi dell’intarsio dentale sono:
- Perfetta integrazione estetica tra l’intarsio, il dente intarsiato e i denti circostanti.
- Estrema durevolezza dei materiali utilizzati.
- Estrema biocompatibilità dei materiali utilizzati (rischio di rigetto inesistente).
- Estrema funzionalità e solidità dell’intarsio durante la masticazione.
L’unico svantaggio dell’intarsio dentale rispetto alle otturazioni tradizionali è il costo maggiore di questa tecnica rispetto alla prima, costo che viene però ampiamente compensato dalla durata dell’intarsio e dalla sua resa estetica e funzionale.
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