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I benefici del riciclo della carta

Le foreste del continente europeo nel corso dell’ultimo decennio sono aumentate di 44 mila chilometri quadrati. Una tendenza che è influenzata in misura significativa dall’importanza assunta dal riciclo della carta, con le cartiere che negli ultimi tempi si sono trasformate in autentici impianti di riciclo. Nel nostro Paese più del 50% della carta che viene prodotta deriva da carta riciclata. La carta è, infatti, uno dei materiali che è stato più possibile risparmiare grazie all’introduzione nella raccolta differenziata sul territorio italiano. Grazie all’uso di un materiale rinnovabile come la carta riciclabile, l’industria cartaria prende la direzione dell’economia circolare, come richiesto dalla Commissione Europea.

La carta come esempio virtuoso del riciclo

Un approccio di questo tipo è stato accolto e promosso dalla Cepi, vale a dire la Confederazione europea dell’industria cartaria. Nel Parlamento Europeo, nel frattempo, si è votato a favore di un metodo di calcolo che tenga conto dei tassi di riciclo reali, tali da poter essere confrontati non solo in ambito UE, ma anche al di fuori del Vecchio Continente. Nell’ambito di tale approccio, è previsto il coinvolgimento del recupero di energia da biomassa: il riferimento è alla biomassa che proviene dagli scarti che fuoriescono dal processo cartario, come i fanghi di pulper, di cartiera e di disinchiostrazione.

Le più recenti direttive Ue in materia di riciclo carta rappresentano un’importante occasione per l’industria nazionale, non solo sul piano degli investimenti. Lo stesso dicasi per il riciclo cartone, anche perché di tutti gli alberi che vengono abbattuti nel mondo, ben uno su tre serve a estrarre quella cellulosa che verrà impiegata per ottenere la carta. Si calcola, inoltre, che grazie al riciclo di una tonnellata di carta di giornale sia possibile riuscire a risparmiare una tonnellata di legno. Ma non è tutto: quando si usa la pasta di cellulosa riciclata, si ha a che fare con procedure e lavorazioni più semplici rispetto a quelle richieste per l’estrazione della cellulosa, visto che la separazione di lignina e cellulosa è un processo alquanto complicato.

Il rispetto dell’ambiente non è solo una questione individuale e privata dei singoli cittadini, ma un’opportunità anche per le aziende, il cui ruolo nell’economia circolare è fondamentale. La problematica dell’inquinamento è da affrontare da un punto di vista olistico, senza isolare i vari passaggi, ma comprendendo le varie filiere nella loro interezza. I vantaggi correlati al riciclo della carta e del cartone non si esauriscono certo nel solo materiale riciclato: essi chiamano in causa anche il risparmio di acqua e di energia elettrica. Non è solo una questione di alberi, insomma, fermo restando che la produzione di carta a partire da materia prima vergine determina per l’ambiente un inquinamento più elevato rispetto a quello connesso al riciclo. In base alle cifre che sono state fornite dalla Environmental Protection Agency degli Stati Uniti, il riciclo di carta è in grado di diminuire l’inquinamento idrico di oltre il 30% e l’inquinamento atmosferico addirittura di più del 70%.

L’Italia tra i migliori dell’economia circolare economy europea

La circular economy, dunque, offre benefici sia sotto il profilo ecologico che a livello di numeri e soldi. Allargando lo sguardo dalla carta ai rifiuti in generale, si scopre che solo in Italia nel 2016 è stato riciclato il 45% dei rifiuti che sono stati prodotti, pari più o meno a 13 miliardi di quintali di rifiuti urbani. Nella classifica europea siamo dietro solo alla Germania e performance più che incoraggianti si riscontrano anche quando si parla di rifiuti speciali, che sono stati riciclati nel 65% dei casi. Ovviamente, si può sempre migliorare, attraverso uno sviluppo delle varie filiere del riciclo e del riutilizzo dei rifiuti.

Il ricorso alla carta riciclata non serve solo a limitare il numero di alberi abbattuti, ma può permettere all’industria di incrementare la propria competitività. Di anno in anno si può alzare l’asticella sempre di più: e se per categorie come i rifiuti Raee c’è ancora molto da fare, per la carta, fortunatamente, partiamo da una situazione ottimale, fermo restando che i numeri del settore possono sempre migliorare e crescere.

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