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Gli spettacolari siti UNESCO della Sicilia Orientale

Pochi sanno che l’UNESCO, organizzazione fondata nel 1946, tra i suoi obiettivi ha anche quello di “Costruire la comprensione interculturale anche attraverso la protezione e la salvaguardia dei siti di eccezionale valore e bellezza iscritti nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità” e, per questa ragione, valuta attentamente luoghi meritevoli di essere messi sotto la sua tutela.

Tra le tante bellezze naturali che si possono visitare in un itinerario nella Sicilia Orientale e le atmosfere folkloristiche che si possono facilmente trovare, il turista ha modo di esplorare siti inseriti nella lista dei Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO perché di particolare bellezza.

Su sette dei siti UNESCO che ci sono in tutta la Sicilia, ben sei sono ubicati nella parte Orientale dell’isola e, ovviamente, sono considerati delle vere e proprie attrazioni che meritano di essere visitati.

In una Sicilia (vedi i nostri articoli sulla Sicilia) dove paesaggi naturali, storia, elementi culturali e folklore sono fattori che stimolano l’interesse del turista, dedicare del tempo per visitare gli spettacolari siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, è sicuramente un suggerimento da prendere in debita considerazione.

I siti UNESCO in Sicilia Orientale

Tra i siti che UNESCO ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità nella Sicilia Orientale troviamo:

  • Villa Romana del Casale di Piazza Armerina
  • L’Etna
  • Le Città Tardo-Barocche della Val di Noto
  • Siracusa e la Necropoli rupestre di Pantalica
  • La Valle dei Templi
  • L’Opera dei Pupi di Sicilia

Villa Romana del Casale di Piazza Armerina

Patrimonio Mondiale UNESCO dal 1997 e riconosciuto sito culturale, la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina è famosa, oltre che per la magnificenza della sua struttura, per via dei suoi meravigliosi mosaici.

La villa, appare più come un vero e proprio palazzo imperiale di una città più che una villa rurale. Scoperta nel 1950 attraverso scavi archeologici, la Villa Romana del Casale può giustamente considerarsi una testimonianza perfettamente conservata che annovera tanto la sua architettura alquanto complessa, che una stupefacente pavimentazione a mosaico databile al IV secolo d.C. che è, fino a questo momento, l’esempio più eclatante dell’arte del mosaico pavimentale.

Quasi certamente prima della villa, esisteva un’altra costruzione risalente al I secolo d.C. come dimostrano due dipinti murali dell’epoca Flavia e pare che l’antica casa venne distrutta da un terremoto.

L’area che è stata riportata alla luce, circa 4mila metri quadrati, è solo una parte di quanto costituiva la proprietà che può essere idealmente divisa in quattro zone decorate con una eccezionale pavimentazione a mosaico. La villa è stata edificata su di una serie di terrazzamenti di cui, il primo è quello monumentale d’accesso che introduce ad un cortile sul quale si trovano un intricato complessi di bagni ai quali segue un importante peristilio avente al centro, una monumentale fontana e dove sono collocate le camere. Il triclinio presenta una complessa decorazione di scene mitologiche rappresentanti le fatiche di Ercole.

L’Etna

L’Etna è un sito naturale appartenente alla lista di Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2013. Il vulcano attivo più grande di tutto il Vecchio Continente, sin dal V secolo a.C. era considerato dai Greci un punto di riferimento.

L’imponenza di questo vulcano, le sue colate laviche stratificate nel corso dei millenni, i crateri che testimoniano la sua mai doma attività e le nere ceneri che contrastano con il bianco della neve caduta durante l’inverno, rendono questa meta, un imperdibile appuntamento per i tanti turisti che visitano la Sicilia.

Anche se è possibile fare delle escursioni per proprio conto, è sicuramente da preferire la partecipazione di una visita accompagnata da una esperta guida del luogo che illustrerà i vari aspetti del vulcano e la sua storia. È possibile arrivare in cima, al Rifugio Sapienza, approfittando di una funivia che attraversa il versante Sud della montagna.

Le Città Tardo-Barocche della Val di Noto

Dal 2002 le Città Tardo-Barocche della Val di Noto, sono state riconosciute dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

La ragione è che le città di Catania, Militello in Val di Catania, Caltagirone, Palazzolo Acreide, Noto, Modica, Scicli e Ragusa Ibla rappresentano un mirabile esempio di quella che è stata l’architettura del periodo tardo barocco, proprio all’apice del suo successo.

Queste località, che hanno come denominatore comune la tremenda distruzione avvenuta alla fine del XVII secolo a causa di un terremoto, sono state integralmente ricostruite seguendo i canoni architettonici dell’epoca e mantenute integre fino ad oggi.

Si tratta di un modello di tessuto urbano caratterizzato da edifici elegantemente ornati che esibiscono una qualità artistica fuori dal comune. Palazzi nobiliari, chiese ed edifici ecclesiastici, piazze e arredi urbani, narrano la storia di uno stile al massimo del suo splendore.

Siracusa e la Necropoli rupestre di Pantalica

Siracusa e la Necropoli rupestre di Pantalica sono iscritte come siti culturali alla lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO sin dal 2005, in quanto rappresentano una straordinaria testimonianza della civilizzazione avvenuta tre millenni or sono.

Il tessuto urbano dell’antica città di Siracusa mostra i segni di un’architettura dove sono evidenti le tracce della colonizzazione greca ma anche della successiva romana, senza tralasciare le architetture barocche che sono presenti per ogni dove. L’antica area di Siracusa, ossia quella situata ad Ortigia, e il rupestre parco di Pantalica dove si trova una necropoli greca, sono luoghi capaci di strappare ammirazione da parte dei visitatori.

A Ortigia si potranno visitare i resti archeologici del Tempio di Atena e di Apollo oltre alla celebre fontana Aretusa e a tanti percorsi naturalistici che possono condurre fino al canyon originato dai fiumi Calcinara e Anapo, dove si trova alla Necropoli di Pantalica di epoca rupestre, risalente al XIII secolo a.C.

La Valle dei Templi

Da oltre una ventina d’anni la Valle dei Templi e il parco archeologico che occupa ben 1300 ettari, fa parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

Impossibile non rimanere incantati dai templi eretti in stile dorico che sono stati dedicati a varie divinità come Giunone ed Ercole, Iside, Giove, Athena, Vulcano, Asclepio, Concordia, ai Dioscuri e a Demetra, oltre all’Agorà e alle necropoli greche e cristiane.

Inoltre, è bene sottolineare che questo sito è considerato tra i più conosciuti e cliccati siti Unesco in Italia.

L’Opera dei Pupi di Sicilia

Singolare ma non per questo non meritevole di essere iscritta nella lista UNESCO è anche l’Opera dei Pupi di Sicilia. Si tratta di un teatro di sole marionette la cui arte risale al XIX secolo e che da allora viene portata avanti con passione e rigoroso rispetto delle tradizioni, dai pupari che spesso sono anche autori dei testi e realizzatori in proprio di marionette e scenografie.

Per tutti gli interessati, suggeriamo di visitare il Museo Teatro dell’Opera dei Pupi di Giarre e il Laboratorio Pupi Siciliani Salmanca.

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