L’umanità fin dal suo inizio si è posta delle domande. Delle domande che hanno a che fare con quella parte del mondo che l’uomo non riesce a capire e che quindi causa angoscia, incapacità di comprensione e timore: il soprannaturale. Una delle grandi domande che l’uomo si è sempre fatto è la seguente: i fantasmi esistono… oppure no? In ogni cultura, e da sempre, in ogni luogo geografico, l’uomo ha sempre creduto in un modo o nell’altro alla vita dopo la morte, alla possibilità che gli spiriti di coloro che non ci sono più tornassero a fare visita a quelli ancora in vita.
Questi sono, nella narrazione comune, i cosiddetti fantasmi.
L’uomo ha spesso cercato di comunicare nei modi più disparati con i fantasmi, di mettersi in contatto con loro e di fare loro delle domande.
Culti dei morti e tentativi di evocazione dei loro spiriti risalgono a tutte le culture, perfino a 90mila anni fa: la curiosità dell’uomo getta le radici molto lontano.
Le religioni antiche ci parlano di possibilità di comunicare con i morti. Nel Medioevo, si credeva che le anime inquiete (per esempio le persone morte per esecuzione capitale, coloro che erano stati ammazzati e coloro il cui corpo non era mai stato trovato) vagassero inquiete che spettri, e altresì si credeva che i fantasmi fossero una manifestazione del demonio. Per questo si facevano suffragi e donazioni perché le anime morte ‘trovassero pace’ e non disturbassero più i vivi.
Le anime inquiete, nella tradizione cristiana, erano contenute in un luogo speciale di mezzo fra la terra ed il Paradiso che era il purgatorio.
Fu nell’ottocento che la società, soprattutto la borghesia e la nobiltà, scoprirono di nuovo il fascino dei morti tormentati e dei fantasmi: lo spiritismo, tentativo di comunicare in vari modi con l’aldilà, si diffuse proprio in questa epoca come una dottrina filosofica che affondò le radici proprio in Inghilterra e negli Stati Uniti.
Sempre più persone cercano di dimostrare che i fantasmi esistevano, come le famose sorelle Fox di New York che dichiaravano di parlare coi morti. I medium ebbero successo anche nel mondo culturale e scientifico, ma quasi sempre venne svelato che i loro tentativi di comunicazione con i fantasmi erano trucchi dozzinali fatti per ottenere successo e soldi.
Oggi la passione per i fantasmi non è scemata, ma sicuramente molte persone sono scettiche: non esiste infatti alcuna dimostrazione della possibilità di comunicare con le anime tormentate dei morti.
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