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Cosa sono e cosa fanno gli Assistenti Virtuali

Un Assistente Virtuale è un particolare software che può dialogare vocalmente con gli esseri umani e può completare le più svariate operazioni che gli vengono richieste, se opportunamente addestrato.
E’ possibile trovare questi software ormai su tutti gli smartphone e computer, oltre che su dispositivi appositi come gli altoparlanti (smart speaker), tra cui spiccano gli Amazon Echo.
Il termine Assistente Virtuale o VA (dall’inglese Virtual Assistant) indica gen una persona non fisica che svolge le mansioni come se fosse un segretario o un aiutante personale, sempre disponibile in qualsiasi momento.

Nonostante questa particolare metodologia di utilizzo dell’intelligenza artificiale fosse nata già negli anni 90′ negli Stati Uniti, per scopi principalmente lavorativi, solo negli ultimi anni si è diffusa su larga scala grazie all’applicazione nei più svariati contesti: dagli smartphone all’utilizzo in casa praticamente per tutto.
Gli Assistenti Virtuali generalmente vengono attivati mediante un comando vocale apposito o un semplice saluto. Dall’attivazione, l’AV diventa disponibile a svolgere qualsiasi richiesta gli viene fatta – nel limite delle sue funzionalità – come ricerche sul web, chiamate e tanto altro. Ovviamente, per funzionare, è necessaria la connessione Internet, soprattutto se si utilizza per comandare altri dispositivi smart.
Nel caso l’Assistente Virtuale non comprenda bene una richiesta vocale che gli viene fatta, lo farà prontamente capire, chiedendo una ripetizione più lenta e scrupolosa, o affermando che non riesce a trovare la soluzione che si sta cercando.
L’intelligenza artificiale che governa gli AV apprende nel corso del tempo e diventa quindi sempre più capace, in quanto col passare del tempo capisce le abitudini del soggetto, riconosce sempre meglio la voce, identifica più dettagliatamente gli oggetti smart con cui si deve interfacciare

Quali benefici può portare un Assistente Virtuale

Come intuibile, i vantaggi che un AV può apportare ad una persona sono veramente numerosi. Proviamo ad elencarli tutti di seguito:

  • è possibile usare l’Assistente Virtuale in casa per accendere o spegnere altri dispositivi smart presenti. Per esempio, si può chiedere di accendere la tv, abbassare la luminosità delle lampadine, abbassare le tapparelle ecc. se la casa è dotata di domotica
  • Possiamo chiedere all’AV di consultare l’agenda e farci dire cosa abbiamo in programma di fare nel corso della giornata, mentre stiamo svolgendo un’altra attività, come per esempio cucinare.
  • Chiedere come sarà il meteo, se c’è il rischio di pioggia o è bel tempo
  • Chiedere di chiamare o mandare un messaggio ad un determinato numero in rubrica.
  • Chiedere di controllare le email e farci leggere le ultime email arrivate non ancora aperte.
  • Mettere della musica di qualsiasi album e genere grazie ad applicazioni apposite come Spotify, Amazon Prime Music, iTunes ecc.

 

  • Si può chiedere all’Assistente Virtuale di controllare i propri social network, blog, siti, facendogli pubblicare post o articoli automaticamente.
  • E’ possibile, infine, chiedere all’AV di trovare i migliori prezzi volo ed hotel per prenotare un futuro viaggio.

I più famosi Assistenti Virtuali

Esistono tantissimi AV attualmente operativi, ognuno presente su determinati dispositivi e con i propri comandi/saluti di avvio. Vediamo i più famosi e i più utilizzati:

  • Alexa. E’ senza dubbio l’Assistente Virtuale più famoso ed utilizzato al mondo, ideato e progettato dall’azienda Amazon per i suoi esclusivi dispositivi Amazon Echo. Essi, appunto, si basano tutti sul server Alexa, un vero e proprio assistente intelligente con voce femminile, che permette di interagire con essa utilizzando comandi vocali e generando risposte sempre efficaci grazie all’enorme quantità di dati ed algoritmi presenti. Può essere utilizzato per le più svariate richieste, comprese quelle che abbiamo elencato in precedenza. Per attivarlo, basta pronunciare il comando vocale “Alexa” ed il dispositivo Echo si illuminerà, creando così il collegamento. Per utilizzare le funzioni dell’AV Alexa, è necessario creare un account con l’applicazione di Amazon o, se già iscritti, effettuare il login. Successivamente, è possibile personalizzare le proprie preferenze e la propria esperienza. Alexa, come altri AV, è stato oggetto di critiche per quanto riguarda la possibile violazione della privacy degli utilizzatori, proprio come spiegato in questo articolo di PrivacyLab, dove si sottolineano alcune criticità legate all’”ascolto” di dati personali.
  • Cortana. E’ l’Assistente Virtuale di Microsoft, presente su quasi tutti i computer con il sistema operativo Windows 10. Per avviarlo, sarà suffiente cliccare sull’apposito pulsante presente sulla barra delle applicazioni. Si può chiedere di impostare un promemoria, con posizione e orari personalizzati, chiedere di effettuare una ricerca su Internet o di trovare un determinato file sul computer ecc. E’ possibile scaricarlo ed utilizzarlo anche sugli smartphone e tablet Android ed iOS.
  • Siri. Si tratta dell’Assistente Virtuale progettato dall’azienda statunitense Apple per tutti i suoi dispositivi (iPhone, iPad, Mac, Apple Watch ecc.). La voce dell’AV è femminile, ma è possibile impostarla anche maschile ed in varie lingue. Si può utilizzare per far fare una chiamata, fare ricerche online di vario tipo, per leggere i messaggi quando si usano le AirPods e si è lontani dal device, per leggere vocalmente un messaggio mentre si sta guidando, per far scrivere a Siri un messaggio di testo da inviare su Whatsapp. Riguardo a quest’ultimo aspetto, si può anche pronunciare la punteggiatura ed apportare eventuali modifiche alla sintassi del messaggio.
  • Google Assistant. Annunciato al Google I/O 2016, si tratta di un Assistente Virtuale presente sugli smartphone Google Pixel, sugli smart speaker Google Home e su alcuni specifici altoparlanti. Presenta tantissime funzioni utili attivabili con semplici comandi vocali, ed è compatibile con numerosi servizi quali Netflix, Spotify, Youtube, Sky Sport ecc. E’ molto utile anche per il collegamento e l’utilizzo in remoto di numerosi oggetti smart presenti in casa. Sono presenti, infine, anche alcune funzioni esclusive, come quella con l’app Fantacalcio, per notizie e aggiornamenti sulla Serie A, con McDonald’s Apply Thru, che permette di inoltrare la candidatura per lavorare in un centro della catena e con jw.org, per ascoltare riunioni cristiane e la Bibbia.
  • Buoy Health. E’ un AV abbastanza diverso da quelli elencati e descritti in precedenza, e probabilmente tra i meno conosciuti. E’ una chatbot con compiti prevalentemente sanitari. Nello specifico, grazie ad opportune e mirate domande fatte all’utilizzatore, è possibile capire di quale malattia o malessere soffre il soggetto: l’AV quindi sarà in grado di dispensare alcuni utili consigli per curarsi al meglio.

Privacy e assistenti virtuali

Abbiamo elencato tutti i benefici che possono apportare gli Assistenti Virtuali, ma è necessario specificare che un punto molto controverso e spigoloso riguardo il loro utilizzo consiste nelle possibili violazioni di privacy (come già detto con Alexa).
Gli AV raccolgono e memorizzano tantissime informazioni su chi li utilizza e sull’ambiente circostante, per svolgere il proprio operato sempre più efficientemente.
Bisognaerebbe fare attenzione alla condivisione di dati personali e sensibili, e considerare inoltre che gli AV sono perennemente in passive listening. Questo significa che, anche quando non vengono sollecitati dalla nostra voce, questi continuano in background ad accumulare dati ed informazioni, che andranno a finire nell’enorme magazzino di dati del server. E’ fortemente consigliato, quindi, disattivare l’ascolto audio quando non si utilizza l’AV o spegnerlo completamente ed accenderlo solo quando effettivamente può servire.

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