Press "Enter" to skip to content

Come superare il panico da microfono, ecco alcuni consigli

Parlare in pubblico non è cosa semplice, infatti, per questo motivo, sono stati ideati svariati corsi, che intendono preparare un professionista al public speaking e alla gestione degli ostacoli emotivi, che nella maggior parte dei casi non permettono di proseguire nella performance.

Per molti, seppure esperti, il public speaking è un vero e proprio trauma da superare, che nella buona parte dei casi si trasforma in paura di parlare in pubblico (rimedi e strategie sul sito di Massimiliano Cavallo), che concretamente si definisce “panico del microfono” o da palcoscenico.

Sono molte le strategie utilizzate per affrontare questo momento al meglio, mantenendo il giusto atteggiamento di fronte al pubblico. Quindi un professionista può superare i tipici ostacoli emotivi e affrontare il suo rapporto con il pubblico attraverso espedienti appositamente studiati.

La paura di parlare in pubblico deve essere affrontata

Il panico da palcoscenico è molto più frequente di quanto si possa pensare, eppure si tratta di una situazione di normalità, in particolar modo quando non si è abituati a esibirsi di fronte a un pubblico.

Tra gli ostacoli che incrementano il disagio c’è il terrore di ascoltare la propria voce amplificata, infatti, non di rado capita di non avere piacere nel riascoltarla. A molti capita di riascoltarsi, anche semplicemente in un messaggio vocale, percependo una sensazione ben altro che piacevole, perciò amplificandola non si fa altro che peggiorare il disagio.

Quando si parla al microfono il terrore aumenta e anche la fobia di sentire la voce tremare e immaginate cosa in quel momento il pubblico sta percependo, da qui si scatena uno stato d’animo che può comportare anche un blocco psicologico, affiancato a sensazioni di tachicardia, mani che tremano, sudore, rossore e altri sintomi che anche gli altri purtroppo potranno notare.

Prima di parlare in pubblico capita d’immaginare conseguenze negative della propria esibizione e questo approccio è deleterio e va affrontato.

Quali sono gli scenari negativi della fobia da palcoscenico

Alcune situazioni che nessuno vorrebbe sperimentare in pubblico:

  • arrossire come un ragazzino
  • tremolio della voce
  • dimenticare ciò che si ha da dire
  • immaginare cosa percepiscono gli altri
  • dove mettere le mani

In una situazione come questa è inevitabile che tutte queste sensazioni trapelino e il pubblico le percepisca, dando adito al momento di confusione, che sicuramente aumenterà e la “profezia” si autoavvererà.

È molto importante non lasciarsi controllare dalle proprie reazioni e non lasciare che il battito del cuore incrementi, perché ciò aumenterebbe la tensione del momento. Quindi è fondamentale imparare a gestire il battito cardiaco ed evitare che esso aumenti il proprio ritmo, in quanto manifestazione del senso di disagio.

Alcuni consigli per combattere la paura di parlare in pubblico

Non è impossibile affrontare la paura di parlare in pubblico, ma è importante allenarsi. Talvolta viene suggerito di praticare le tecniche di rilassamento, che però non sempre funzionano, per il semplice motivo che questa pratica porta ad ascoltare le proprie reazioni fisiologiche e mentali, conseguentemente si ottiene l’effetto opposto al relax, proprio perché si ascoltano sensazioni negative, che, non è escluso, che possano prendere il sopravvento sulla persona.

Molte volte risultano poco funzionali anche le tecniche di motivazione, per il semplice fatto che non analizzano la personalità di un esperto, nel momento della sua esibizione, ma semplicemente inducono a comportarsi con degli standard.

Un’atmosfera informale, rilassante e di complicità, risulta essere stimolante nel momento dell’esibizione ed è così che va affrontato, anche immaginandolo in maniera positiva e senza paura, un’attitudine che permette la momentanea sospensione delle sensazioni negative, che però non deve rimanere solo un’illusione, perché in quanto tale provocherebbe l’effetto contrario davanti al vero pubblico e l’ansia prenderebbe nuovamente il sopravvento.

Comments are closed.