La paura per il futuro altro non è che il risultato di immagini che, automaticamente, si creano nella nostra testa e che, in modo quasi sadico, ci fanno immaginare sempre e immancabilmente tutti gli scenari più catastrofici. Per eliminare sul nascere la paura del futuro, dobbiamo pertanto fermare fin dall’inizio tutto questo lavorio cerebrale, e possiamo fare questo osservando la nostra mente e spostando la nostra attenzione sul presente mantenendoci allineati al qui e ora.
Riuscire a gestire la nostra paura per il futuro è, senza dubbio, uno dei modi più efficaci che noi abbiamo per avere un maggiore controllo su noi stessi, e sul nostro sviluppo. Diventare persone più adulte e più responsabili è probabilmente il passo più importante che possiamo fare per realizzarci anche nel mondo del lavoro, un tema sicuramente complesso e variegato che, possiamo vedere ad esempio qui, ha un’infinità di sfaccettature e sfumature di cui, appunto, la paura per il futuro è solamente una parte.
Quando la nostra mente, come si dice, parte per la tangente, è un attimo lasciarsi andare a pensieri catastrofici sul futuro del nostro lavoro, sulla nostra salute, sulle nostre relazioni e chi più ne ha più ne metta.
Da dove nasce la paura del futuro
Molte delle cose che noi teniamo potrebbero anche non avverarsi mai in futuro, o forse sì, chissà, comunque questo poco importa. La cosa importante da capire è, invece, da dove nasce questa paura per il futuro.
Questa paura, che nei casi migliori è “solamente” ansia, nasce semplicemente dalla proiezione dei nostri pensieri nel futuro. Questa proiezione è, appunto, solo un’immagine di qualcosa che nella realtà fisica intorno a noi non esiste (o perlomeno non esiste ancora e non sappiamo nemmeno se mai esisterà).
Se ci facciamo caso, queste paure che ci derivano dalla nostra immaginazione sono sempre sostanzialmente legate o a cose su cui noi non avremo alcuna capacità di intervento, o a cose su cui noi, in realtà, potremmo fare qualcosa.
Queste immagini negative altro non sono che il risultato di un rumore di fondo costante e ininterrotto che il nostro cervello genera, un rumore fatto di voci, parole, ricordi e sensazioni. Ma se ci soffermiamo a considerare questo fatto, allora ci rendiamo conto che la soluzione è, tutto sommato, relativamente semplice.
“Basta” fermare la mente che pensa.
Come smettere di avere paura del futuro
Ciò che deve ancora accadere è ancora nel futuro e quindi noi non possiamo fare nulla per intervenire. Ciò nonostante, è possibile bloccare la nostra mente dal tornare e ritornare incessantemente sugli stessi pensieri che ci fanno entrare in una spirale negativa.
Se ci soffermiamo un secondo, ci rendiamo conto che la nostra mente è in grado di focalizzarsi solo su una cosa alla volta o, per meglio dire è capace di concentrare la sua attenzione cosciente solo su una cosa alla volta.
Fintanto che noi lasciamo che questo unico spazio libero sia occupato dalla nostra mente che pensa incessantemente al futuro non ci sarà spazio per nient’altro. Per fare spazio al resto non dobbiamo far altro che interrompere questo flusso di pensieri per sostituirlo con qualcos’altro. Possiamo fare questo semplicemente portando la nostra attenzione e portando il nostro sguardo interiore proprio verso i nostri pensieri.
Come un bambino che è appena stato beccato con le dita nel barattolo della Nutella, la mente che si auto osserva si fermerà e, così facendo, si interromperanno anche i nostri pensieri ossessivi e le nostre paure sul futuro.
Diminuire la nostra paura per il futuro sporcandoci le mani
A volte, per limitare la nostra paura per il futuro basta fermare la mente, ma spesso, purtroppo, questo non è abbastanza. Allora, è necessario un intervento più drastico e più “materiale”.
Dobbiamo quindi uscire dalla nostra testa per buttarci a capofitto nel mondo concreto intorno a noi, e il modo migliore per farlo è dedicarsi ad attività fisiche, dove per “fisiche” non si intendono solamente attività, magari, ginniche ma, in generale, ci riferiamo ad attività che richiedono la nostra presenza fisica mentre le facciamo.
Potrebbe essere semplicemente camminare, fare da mangiare, scrivere, suonare uno strumento o anche lavorare; l’attività in sé non è importante; ciò che importa è che rimaniamo concentrati su quello che stiamo facendo; la cosa fondamentale, come dicevamo prima, è sostituire quell’unico slot libero che al momento viene occupato dall’ansia o dalla paura per il futuro con qualcos’altro e, in questo caso, questo “qualcos’altro” altro non è che l’attività che stiamo svolgendo e a cui stiamo dedicando la nostra attenzione.
La paura del futuro, così come tutte le altre attività mentali che ci tolgono energie, è uno dei più importanti nemici che dobbiamo quotidianamente combattere per aumentare la nostra efficienza e la nostra efficacia sul lavoro, non tanto per essere più produttivi, quanto, più che altro per diventare persone più centrate e più equilibrate.
Diventando tali, quindi, la realizzazione professionale sarà solo un piacevole risultato.
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